Doppio compleanno nel 2023 per il Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale, che domani, sabato 21 gennaio, celebrerà i 25 anni della IGP, mentre il prossimo 11 febbraio ricorrono i 20 anni dal riconoscimento ufficiale del Consorzio di tutela. I due anniversari accompagneranno per tutto l’anno le attività del Consorzio, con eventi e iniziative dedicate alla conoscenza e alla promozione del primo marchio di qualità per le carni bovine fresche approvato dall’Unione Europea per l’Italia.
“Il 2023 – afferma Andrea Petrini, direttore del Consorzio di tutela ‘Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale IGP’ – sarà un anno speciale durante il quale celebreremo la grande intuizione avuta dai nostri allevatori oltre 30 anni fa, quando chiesero alla UE il riconoscimento di una certificazione di qualità sulla carne delle razze bovine tipiche del centro Italia – Chianina, Marchigiana e Romagnola – ritenendolo l’unico modo per difendere e valorizzare l’intero settore bovino dei nostri territori. Il tempo ha dato loro ragione. Solo grazie alla certificazione ‘Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale IGP’, in questi 25 anni la carne delle tre razze nate e allevate nel nostro territorio ha visto e continua a vedere un aumento di richiesta dal mercato, con un progressivo incremento dei capi allevati, degli allevamenti e delle macellerie controllati dal sistema di certificazione. Le iniziative di quest’anno – aggiunge Petrini – coinvolgeranno tutti i protagonisti della filiera, dagli allevatori ai macellai, dagli chef agli altri operatori del settore che ogni giorno lavorano con passione e professionalità per offrire al consumatore una carne di qualità certificata. Dal 2003 il Consorzio si fa carico di raccontare questa ‘storia d’amore da condividere ogni giorno’, riprendendo lo slogan della nostra campagna istituzionale, e continueremo a farlo per valorizzare il primo marchio di qualità per le carni bovine fresche approvato dall’Unione Europea per l’Italia e garantire ai consumatori e a tutta la filiera il rispetto del disciplinare di produzione”.
Il Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale oggi. La filiera del Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale IGP conta 3.218 allevatori in 8 regioni del Centro Italia (Emilia Romagna, Toscana, Umbria, Marche, Lazio, Molise, Abruzzo e Campania); 77 mattatoi; 77 operatori commerciali; 123 laboratori di sezionamento e 997 macellerie iscritti al controllo, distribuiti in tutta Italia. Tutti i soggetti della filiera del Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale sono tenuti al rispetto rigoroso dei requisiti stabiliti dal Disciplinare di produzione, per far sì che la carne prodotta possa essere certificata con il marchio IGP sotto il diretto controllo di un Organismo terzo autorizzato dal Ministero.
La qualità tracciata in tempo reale. Per contrastare frodi e contraffazioni della carne, il Consorzio di tutela del Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale IGP consente, attraverso una mappa presente sul proprio sito, www.vitellonebianco.it, di conoscere in tempo reale l’origine e il percorso della carne certificata su tutta la filiera, dall’allevamento alla tavola, con i ristoranti iscritti al circuito ‘Ristorante Amico’ del Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale.