Lo sapevi che? Vuoi conoscere tutti i segreti del Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale IGP? Scrivici sui nostri canali social, Facebook o Instagram, o scrivici all’indirizzo si posta elettronica info@vitellonebianco.it. Intanto ecco alcune curiosità sul nostro Vitellone Bianco. Sapevi che… il ‘Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale’ IGP è un’importante realtà dei territori dell’Italia Centrale? Sapevi che…il Dna è fondamentale per il Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale IGP? La grande attenzione legata all’alimentazione e al rapporto naturale con il territorio e con i pascoli si riflettono sull’aspetto e sul sapore delle carni del Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale IGP. I profumi dei prati e le essenze tipiche dei pascoli dell’Italia Centrale distinguono la nostra carne da tutte le altre. Sapevi che…la “scottona” non è una razza e neanche un taglio di carne?
Il Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale rappresenta circa l’1% del totale dei capi bovini macellati ogni anno in Italia ma oltre il 90% dei bovini delle razze Chianina, Marchigiana e Romagnola nati e allevati nei territori dell’Appennino Centrale. Una realtà che racchiude e rappresenta la tipicità, la storicità e la qualità dei nostri tanti piccoli allevatori.
Solamente la carne derivante dai bovini delle razze Chianina, Marchigiana, Romagnola può essere certificata Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale IGP. Il fattore genetico insieme alle peculiarità ambientali influiscono sulla qualità delle nostre carni che presentano un basso contenuto di grasso (minore del 3%), di colesterolo (minore di 500 ppm) e un alto valore proteico (maggiore del 20%).
Con il termine scottona, si intende un capo bovino di sesso femminile che al momento della macellazione ha tra i 12 ed i 24 mesi e che non ha ancora partorito. La scottona non è quindi una razza bovina e, tantomeno, uno specifico taglio di carne. Nel Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale IGP tutte le femmine certificate sono “scottone” proprio perché il disciplinare di produzione obbliga la macellazione tra i 12 e i 24 mesi di età.