Il Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale IGP si consolida come marchio di qualità sulle carni bovine fresche provenienti dalle razze previste dal Disciplinare di produzione e allevate nel Centro Italia: Chianina, Marchigiana e Romagnola. Lo confermano i dati dei primi 9 mesi del 2023, che registrano 13.827 capi certificati contro i 13.649 dello stesso periodo del 2022.
Le certificazioni divise per razza vedono in testa la Chianina, con 7.443 capi, seguita da Marchigiana, con 4.943 capi e Romagnola, con 1.441 capi. Numeri che si traducono in un trend in costante crescita.
Sulla base di questi dati, il Consorzio di Tutela “Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale IGP” guarda al futuro con fiducia e con prospettive di crescita e consolidamento. “I numeri dei primi 9 mesi del 2023 sui capi certificati – afferma il direttore del Consorzio, Andrea Petrini – confermano l’attenzione della filiera, a partire dagli allevatori, per un marchio di qualità che da 25 anni accompagna la carne certificata Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale IGP e si fonda su un legame unico e imprescindibile con il territorio di allevamento e produzione. Questo è il vero elemento che contraddistingue la nostra carne certificata e che garantisce e tutela tutta la filiera, dall’allevamento fino all’arrivo sulle tavole dei consumatori, puntando, fra gusto e qualità, sulla sinergia con altri prodotti a marchio DOP e IGP uniti dagli stessi obiettivi”.