È stata una grande festa quella che abbiamo celebrato tutti insieme qualche settimana fa nella Rocca di Casalina a Deruta per rendere omaggio ai primi 25 anni di storia della nostra IGP. Un’occasione importante che ha raccolto l’interesse e la partecipazione di istituzioni, chef, giornalisti e rappresentanti dei Consorzi di Tutela dei prodotti DOP e IGP provenienti dall’Appennino centrale, zona di produzione del Vitellone Bianco.
Era il 1998 quando l’Unione Europea assegnò al Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale la IGP, primo marchio di qualità per le carni bovine fresche per l’Italia. Da quel momento, con la denominazione ‘Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale Igp’ sono indicate, certificate e garantite solo ed esclusivamente le carni prodotte dalle tre razze bovine tipiche dell’Italia centrale: Chianina, Marchigiana e Romagnola.
Dopo il 1998, un’altra tappa fondamentale è stata il 2003, con la nascita del Consorzio di Tutela che da venti anni svolge con serietà e rigore una serrata attività di vigilanza e controllo su tutta la filiera: dall’allevamento alla ristorazione passando per la lavorazione e il sezionamento.
Nella prestigiosa Rocca di Casalina, di proprietà della Fondazione per l’Istruzione Agraria di Perugia, oltre a ripercorrere la nostra storia, abbiamo voluto rendere omaggio alla lungimiranza di un gruppo di allevatori dell’Italia Centrale che a metà degli anni ’90 chiese con determinazione all’Unione Europea il riconoscimento di una certificazione di qualità. Oggi come ieri, infatti, si era compreso quanto fosse fondamentale difendere l’intero settore, differenziare e valorizzare sul mercato la carne bovina proveniente dalle razze Chianina, Marchigiana e Romagnola insieme allo stretto legame con il territorio di produzione. Oggi, grazie alla loro iniziativa e all’attività ventennale del Consorzio di Tutela, l’intera filiera è vigilata, valorizzata e riconosciuta con un marchio che ne garantisce la qualità attraverso il rigoroso rispetto del Disciplinare di produzione.
Nel corso dell’evento, oltre ai saluti del presidente e del direttore del Consorzio di Tutela, Stefano Mengoli e Andrea Petrini, sono stati consegnati gli attestati di ringraziamento alle istituzioni che in questi anni si sono contraddistinte per il sostegno alla nostra filiera: dal Ministero dell’agricoltura, alle Regioni Umbria, Toscana, Marche, Lazio, Campania, Molise ed Emilia Romagna, territori di allevamento dei bovini da cui proviene la carne certificata Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale IGP.
Per celebrare la storia ventennale del Consorzio, inoltre, è stato consegnato un attestato anche a Paolo Canestrari, già direttore del nostro Consorzio, e all’Associazione Amici della Chianina. La serata è proseguita con una grande cena che ha visto protagonisti i prodotti DOP e IGP del Centro Italia offerti dai rispettivi Consorzi di Tutela e Associazioni. Il menu è stato firmato dagli chef della Federazione Italiana Cuochi delle Unioni regionali di Campania, Emilia Romagna, Lazio, Marche, Toscana e Umbria, con piatti abbinati a vini di produzione locale serviti e presentati dai sommelier di AIS Umbria.
La festa per il quarto di secolo del Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale IGP è continuata con un press tour nell’area della Valdichiana che ha permesso ad alcuni giornalisti della stampa di settore di conoscere da vicino la filiera, oggi composta da 3.218 allevatori in 8 regioni del Centro Italia (Emilia Romagna, Toscana, Umbria, Marche, Lazio, Molise, Abruzzo e Campania); 77 mattatoi; 77 operatori commerciali; 123 laboratori di sezionamento e 997 macellerie in tutta Italia.