Il Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale IGP torna protagonista a tavola con le migliori produzioni enogastronomiche dell’Emilia-Romagna. L’appuntamento è fissato per venerdì 26 luglio con ‘Tramonto DiVino in Villa’, in programma a Riccione, nel giardino di Villa Mussolini, per una nuova edizione dell’evento che da 19 anni unisce turismo e cultura enogastronomica attraverso vini regionali e prodotti a marchio DOP e IGP.
La serata a tutto gusto e qualità riunirà, dalle ore 19.30, sommelier, chef, winelovers, giornalisti, blogger e storyteller uniti dall’obiettivo di raccontare e far assaggiare al pubblico presente le eccellenze enogastronomiche dell’Emilia-Romagna messe a disposizione dai Consorzi di Tutela e dalle cantine regionali. Fra queste non mancherà la carne certificata Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale IGP proveniente dalla razza Romagnola per delle sfiziose tartare preparate e servite, insieme ad altre ricette finger food di qualità, da chef, allievi e docenti della Scuola Alberghiera Pellegrino Artusi di Forlimpopoli. Gli assaggi saranno abbinati a oltre 300 etichette di vini regionali servite e raccontate dai sommelier di Ais, Associazione italiana sommelier.
Info. Tramonto DiVino è un evento di Enoteca Regionale Emilia-Romagna realizzato in partnership con l’Assessorato Agricoltura, Caccia e Pesca della Regione Emilia-Romagna, Unioncamere Emilia-Romagna e APT Servizi e organizzato da Agenzia PrimaPagina Cesena insieme alle delegazioni Ais di Emilia e Romagna. I partner dell’edizione 2024 sono l’Associazione ‘CheftoChef emiliaromagnacuochi’, Casa Artusi e i Consorzi dei principali prodotti a marchio DOP e IGP dell’Emilia-Romagna. La serata di Riccione è organizzata in collaborazione con il Comune di Riccione ed è sostenuta da Federalberghi Riccione.
La razza Romagnola: origini e caratteristiche. La storia della Romagnola vanta origini antichissime e sembra che derivi dal Bos Taurus Macrocerus (Uro dalle grandi corna), bovino originario delle grandi steppe dell’Europa Centro – Orientale arrivato in Italia intorno al IV secolo d.C. con i Longobardi. Forte delle sue origini, ancora oggi è considerato il bovino più resistente al clima tra le razze bianche per la sua adattabilità a terreni difficili. Si riconosce dal mantello grigio chiaro tendente al bianco con sfumature grigie e vanta un notevole sviluppo muscolare e arti robusti. I suoi allevamenti sono diffusi nelle province di Forlì-Cesena, Bologna, Rimini, Ravenna e Pesaro.