Il 2023 sarà un anno speciale dove non mancheranno tante occasioni per celebrare un doppio compleanno a cui teniamo molto: i 25 anni della IGP attribuita dall’Unione europea alla carne di Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale e i primi 20 anni di attività del nostro Consorzio di tutela.
Il 21 gennaio 1998 l’Unione europea riconosceva il Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale come primo marchio di qualità per le carni bovine fresche per l’Italia attraverso l’Indicazione Geografica Protetta. Cinque anni dopo, l’11 febbraio 2003, nasceva ufficialmente il nostro Consorzio di tutela, che da allora è impegnato ogni giorno nella valorizzazione e nella promozione dell’importante riconoscimento ottenuto pochi anni prima grazie all’intuizione dei nostri allevatori. Furono loro, infatti, a chiedere all’Unione europea il riconoscimento di una certificazione di qualità sulla carne delle razze bovine tipiche del centro Italia – Chianina, Marchigiana e Romagnola – ritenendolo l’unico modo per difendere e valorizzare l’intero settore bovino dell’Appennino Centrale. Il tempo ha dato loro ragione e in questi 25 anni, grazie alla certificazione IGP, abbiamo registrato un progressivo incremento dei capi allevati, degli allevamenti e delle macellerie controllati dal sistema di certificazione e un costante aumento di richiesta dal mercato.
I due anniversari ci accompagneranno per tutto il 2023 con eventi e iniziative sui quali vi terremo aggiornati nelle prossime settimane e che coinvolgeranno l’intera filiera (allevatori, macellai, ristoratori, chef) oltre ai consumatori. L’obiettivo primario sarà quello di far conoscere da vicino il mondo del Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale e di far capire l’importanza di cercare sempre il marchio del nostro Consorzio, sinonimo di qualità e rispetto del disciplinare di produzione in tutte le fasi: dall’allevamento alla macellazione fino all’arrivo nel circuito della ristorazione e della distribuzione.
Se è vero che festeggiamo un quarto di secolo per la IGP e due decenni per il nostro Consorzio, è altrettanto vero che la storia del Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale è plurisecolare ed è legata all’evoluzione delle tre razze da cui si ottiene la carne certificata dal nostro marchio: la Chianina, la Marchigiana e la Romagnola. Queste tre razze, tipiche delle zone dell’Italia Centrale, vengono allevate da almeno 2000 anni in questi territori e hanno con loro un legame unico e inimitabile che ne contraddistingue il sapore e le caratteristiche.
Oggi la filiera del Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale IGP conta 3.218 allevatori in 8 regioni del Centro Italia (Emilia Romagna, Toscana, Umbria, Marche, Lazio, Molise, Abruzzo e Campania); 77 mattatoi; 77 operatori commerciali; 123 laboratori di sezionamento e 997 macellerie iscritti al controllo e distribuiti in tutta Italia.
Insieme ad Andrea Petrini, direttore del Consorzio di tutela “Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale IGP”, scopriamo di più sui due anniversari che accompagneranno il 2023 con numerose iniziative per raccontare una ‘storia d’amore da condividere ogni giorno’ con qualità, passione e professionalità.
Per saperne di più sul mondo del Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale IGP, visita anche il nostro sito, www.vitellonebianco.it.